“La Giunta regionale verifichi la disponibilità dei Presidenti delle Regioni Toscana e Marche, attraversate dal tracciato della Strada grande comunicazione E78, a porre in essere una forte iniziativa comune, mirata ad ottenere la definizione di un percorso possibile, condiviso con Governo e Anas, per giungere entro tempi ragionevoli al completamento di un’opera che lo stesso Governo ha ritenuto di valore nazionale e internazionale, chiedendo all’Unione Europea l’inserimento nella rete Ten”. <br> <br>
È quanto chiedono i consiglieri del Partito Democratico Luca Barberini e Andrea Smacchi, attraverso una mozione, con cui invitano anche il Consiglio regionale a sollecitare l’Esecutivo di Palazzo Donini “ad attivare ogni azione opportuna per ottenere il rispetto degli impegni presi dal Presidente del Consiglio per il completamento della E78”. <br> <br>
I due esponenti del Pd ritengono “prioritaria la realizzazione, sul versante umbro-toscano, dell’innesto della E78 con la E45, mediante l’esecuzione del cosiddetto Nodo di Arezzo e del tratto Le Ville di Monterchi – innesto E45, che permetterebbe la messa in esercizio di circa 150 chilometri e, sul versante umbro-marchigiano, il completamento del tratto della galleria della Guinza”. <br> <br>
“Per quanto riguarda il completamento del tratto Ville di Monterchi-E45 – sottolineano Barberini e Smacchi – il 7 maggio 2009 il Ministero delle Infrastrutture, prendendo atto delle risultanze del tavolo tecnico, istituito con la partecipazione dell’Anas e la collaborazione delle Regioni Toscana e Umbria, ha definito la soluzione progettuale condivisa per il lotto 7, invitando l’Anas a completare la progettazione preliminare. Il 13 ottobre 2010 – aggiungono – il Ministero delle Infrastrutture, in accordo con le Regioni Umbria, Toscana e Marche, oltre alle Provincie interessate dal tracciato, ha deciso di istituire un ulteriore tavolo tecnico per valutare la fattibilità di proposte di finanza di progetto per il completamento della E78 da Grosseto a Fano, con possibilità di sottoporre a pedaggio l’intero itinerario”.
“Indipendentemente dagli esiti del nuovo tavolo tecnico sulla fattibilità di proposte di finanza di progetto – affermano Barberini e Smacchi – l’accordo quadro Governo-Regione prevede fasi di approvazione e completamento di progetti da parte dell’Anas e del Cipe. La Commissione tecnica-mista, per la verifica della fattibilità economica della E78, in conclusione della seduta del 21 dicembre 2010, ha incaricato l’Anas di predisporre un elaborato di studio relativamente all’ipotesi di realizzare per fasi distinte le tratte Grosseto – Bettolle – Arezzo e Innesto E45 – Fano”. <br> <br>
“Nonostante gli impegni presi – secondo Barberini e Smacchi – l’attività dell’Anas è stata carente: non è intervenuto, entro dicembre 2009, l’invio al Cipe del progetto definitivo per l’approvazione e il finanziamento, del lotto 9 della Siena – Grosseto; non ci sono state entro febbraio 2010,la trasmissione al Cipe del progetto definitivo per l’approvazione e il finanziamento del lotto 4 della Siena – Grosseto ed entro dicembre 2010, l’approvazione della progettazione preliminare del lotto 0 Siena – Ruffolo; non si sono verificate, infine, entro il 2010, l’approvazione del progetto preliminare del lotto San Zeno – Santa Maria delle Grazie, compreso il tratto tra raccordo di Battifolle e lo svincolo di Arezzo, e l’approvazione del progetto preliminare del lotto Santa Maria delle Grazie – Palazzo del Pero”. <br> <br>
Per Barberini e Smacchi “la carente attività dell’Anas in sede di recepimento e di validazione dei progetti da inviare al Cipe per il finanziamento, unita all’assenza di finanziamenti a carico dello Stato, mette a serio rischio il mancato rispetto delle scadenze indicate dall’accordo quadro Stato-Regione. L’eventuale scelta di ricorrere alla finanza di progetto, una volta individuata la fattibilità e il rapporto ottimale fra contributi pubblici e contributi privati, non impedisce al Governo di anticipare quote di partecipazione economica per realizzare i lotti”.