EMERGENZA LAVORO, SERVONO MISURE STRAORDINARIE – Barberini, Locchi e Smacchi: interventi urgenti per lavoratori e imprese della fascia appenninica

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“Provvedimenti straordinari, anche di
natura fiscale, in favore dei lavoratori delle imprese in crisi della fascia
appenninica”. Lo chiedono in una mozione da discutere in Consiglio
regionale il capogruppo del Partito democratico Renato Locchi, assieme ai
consiglieri Andrea Smacchi e Luca Barberini, proponendo “la sospensione dei
tributi locali, il versamento della contribuzione fiscale e previdenziale, il
pagamento delle rate di mutui e prestiti per i dipendenti delle imprese della
dorsale appenninica umbra in crisi”.
“Con l’apertura della vertenza Faber – sottolineano nel documento i tre
consiglieri regionali del Pd – il territorio appenninico ha subito
l’ennesimo colpo in un quadro economico e sociale già fortemente compromesso
dalla pesante crisi. Interi settori produttivi come l’edilizia, la
metalmeccanica, l’agroalimentare, la ceramica artistica, gran parte delle
aziende dell’artigianato diffuso, fino ad arrivare al terziario, sono ormai
da mesi in ginocchio”.
“Su circa 70mila residenti – spiegano – vi sono ormai più di 3mila
lavoratori interessati da provvedimenti di cassa integrazione, mobilità e
disoccupazione: numeri che dAnno l’idea di come in quest’area si sia
abbattuto un vero e proprio terremoto economico e sociale che sta producendo
un’emergenza molto simile a quella causata dagli eventi sismici del 1997. Una
situazione straordinaria che rischia di degenerare in un vero e proprio
effetto domino, che potrebbe a breve coinvolgere anche altre imprese”.

“In questo contesto – proseguono – si rendono necessari interventi
straordinari ed urgenti, in grado di aiutare concretamente famiglie ed
imprese che vivono ed operano nel territorio della fascia appenninica. Sulla
scorta della positiva esperienza vissuta subito dopo il sisma, che vide la
Regione capofila in una grande opera di solidarietà, si è ritenuto doveroso
presentare una mozione per impegnare la Giunta e il Consiglio regionale a
mettere in atto tutti quei strumenti in grado di attutire gli effetti della
crisi su famiglie ed imprese”.

Per i tre esponenti del Pd, “è necessaria un’azione politica efficace e
lungimirante che coinvolga le istituzioni locali, l’Inps, gli istituti di
credito ed il Governo. A quest’ultimo si chiede in particolare di mantenere
l’impegno finanziario di 35 milioni di euro previsto nell’Accordo di
programma. In questa fase – aggiungono – lo stesso utilizzo dei fondi Fas
dovrà essere programmato senza vincoli, con l’obiettivo di arginare
l’emergenza e di sostenere quei lavoratori espulsi dal sistema produttivo”.

“Il Pd – concludono – non permetterà che la crisi porti alla
rassegnazione di tanti cittadini in difficoltà e proseguirà nella sua
battaglia politica in difesa della dignità dei lavoratori e del lavoro”.

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