PRESENTATA LA PROPOSTA DI LEGGE DI BARBERINI PER LA VALORIZZAZIONE DELLA CULTURA SCIENTIFICA -

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Presentata stamani in terza Commissione la proposta di legge di iniziativa del consigliere Luca Barberini (PD) avente per oggetto le “Norme per la valorizzazione e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica”. L’intento della proposta è quello di sostenere enti, fondazioni, musei, consorzi, associazioni e altre istituzioni pubbliche e private presenti nel territorio regionale che sono impegnate prioritariamente nella diffusione e nella comprensione pubblica della scienza e della tecnologia, nella ricerca scientifica e tecnologica, ovvero nella tutela, valorizzazione e conservazione del patrimonio scientifico conservato in Umbria, eccezion fatta per Università e Accademie, che restano fuori dall’ambito di questa proposta di legge.

La proposta di legge mira dunque a garantire un’efficace e corretta diffusione capillare della cultura scientifica; ad incoraggiare la ricerca nel settore delle scienze, delle tecniche e dell’industria; a favorire la più larga partecipazione dei cittadini alla discussione sul ruolo della ricerca scientifica e tecnica come elemento fondamentale per uno sviluppo sostenibile; a favorire l’instaurarsi di rapporti di collaborazione permanente anche con istituzioni di altri Paesi, per mettere in comune risorse, realizzare progetti comuni, scambiare materiali, esperienze e competenze.

Per raggiungere tali finalità, la proposta di legge prevede lo stanziamento di risorse da destinare ai progetti più funzionali, con l’ausilio di un Comitato tecnico-scientifico che fornisca l’indispensabile contributo tecnico alla programmazione regionale e alla valutazione dei progetti da ammettere ai finanziamenti. Inoltre prevede l’istituzione di un Elenco regionale dei soggetti della cultura scientifica e tecnologica, grazie al quale certificare la qualità dei soggetti iscritti, nonché facilitare la conoscenza del mondo della scienza e della tecnologia da parte della società. Tali soggetti devono avere esperienze acquisite e comprovate, l’attività svolta deve essere pubblicamente fruibile e di rilevante valore scientifico e tecnologico, devono essere dotati di personale qualificato destinato stabilmente all’attività di diffusione della cultura scientifica e tecnologica.

La norma finanziaria prevede che per gli anni dal 2013 e successivi l’entità della spesa venga determinata annualmente con la legge finanziaria regionale. La Giunta presenterà annualmente al Consiglio una relazione in merito all’attività del Comitato tecnico scientifico.

Il proponente consigliere Barberini ha detto che “è necessario creare un sottofondo culturale per cui la nostra regione avverta come una cosa importante la cultura scientifica e soprattutto la identifichi come cultura. Occorre perciò operare sul piano della diffusione della cultura scientifica nelle più vaste situazioni sociali, a cominciare dall’ambito scolastico. Nel nostro Paese – ha aggiunto Barberini – esiste a tutti i livelli e in tutti i settori di attività un grande bisogno insoddisfatto di cultura tecnologica e scientifica e un rilancio di questo patrimonio non può essere conseguito solo con interventi e riforme a costo zero, ma implica una crescita significativa dell’investimento pubblico

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