PIANI SOCIALI DI ZONA: NECESSARIO UN MODELLO DI WELFARE TERRITORIALE CHE INTEGRI POLITICHE SOCIALI, EDUCATIVE, ABITATIVE ED OCCUPAZIONALI – Mozione di Barberini e Smacchi

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“Affrontare la crisi sociale ed
occupazionale significa operare sul versante dell’integrazione programmatica
e su regolamentazioni territoriali condivise ed omogenee per quanto attiene
l’erogazione dei servizi. L’integrazione fra le politiche sociali,
occupazionali, abitative ed educative dovrebbe essere perseguita con maggiore
forza. Tutto ciò passa attraverso un’analisi puntuale del profilo di ogni
comunità, nel rilancio dell’impianto concertativo e nell’integrazione delle
risorse a disposizione”.

Lo affermano i consiglieri regionali del Partito
democratico Andrea Smacchi e Luca Barberini, secondo cui “vanno aggiornati
i piani sociali di zona, vincolando la programmazione sociale
all’intersettorialità. Al tempo stesso i Comuni associati andrebbero
vincolati alla messa a regime di un sistema di accesso e compartecipazione ai
servizi, che possa garantire approcci e criteri condivisi, al fine di evitare
eventuali contraddizioni tra misure che ricadono in settori diversi, ma che
vedono beneficiari gli stessi soggetti. In questo contesto – proseguono i
consiglieri Pd – abbiamo presentato una mozione che impegna la Giunta
regionale a mettere mano in maniera organica su questo tema. In particolar
modo andranno regolati i criteri di accesso alla rete dei servizi e la
conseguente compartecipazione del cittadino alla spesa”.

Per Smacchi e Barberini, in conclusione, “occorre prendere atto che
l’attuale situazione evidenzia disomogeneità non solo nelle 12 zone sociali,
ma anche tra gli stessi comuni che compongono la medesima zona, una
situazione che va regolata attraverso un quadro d’insieme omogeneo su tutto
il territorio regionale”.

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