“Troppo penalizzanti per l’Umbria le scelte di Enel per la riorganizzazione
della rete elettrica: soppressione delle zone di Foligno e Terni, delle
Unità operative di Magione, Orvieto e Spoleto e del Distaccamento regionale
dell’esercizio di Perugia, con l’accentramento su Firenze di funzioni
strategiche e operative”: con una interrogazione nel prossimo question
time, i consiglieri del Pd Mariotti, Barberini, Cintioli e Galanello chiedono
alla Giunta regionale di conoscere “quali iniziative intenda adottare per
salvaguardare le imprese umbre e i livelli occupazionali dell’azienda
stessa”.
“Nel piano presentato in sede
nazionale di confronto sindacale lo scorso 4 luglio, Enel prevede per
l’Umbria la soppressione di 2 zone (Foligno e Terni), di 3 Unità
operative (Magione, Orvieto e Spoleto) e del Distaccamento regionale
dell’esercizio di Perugia, con una riduzione di due zone su tre e il
dimezzamento delle Unità operative: un taglio ingiustificatamente superiore
a quello medio previsto sull’intero territorio nazionale, che delinea la
riduzione di circa un terzo delle zone e delle Unità operative”: questi i
temi su cui i consiglieri regionali del Partito Democratico Manlio Mariotti,
Luca Barberini, Giancarlo Cintioli e Fausto Galanello presenteranno
un’interrogazione alla Giunta regionale nel prossimo question time, per
conoscere “quali iniziative intenda adottare per salvaguardare
l’Umbria dalle scelte che Enel sta per attuare nel processo di
riorganizzazione della Rete elettrica”.
“Occorre – spiegano i consiglieri del Pd – che tali scelte non
penalizzino l’Umbria rispetto a come lo stesso processo di
riorganizzazione viene attuato nelle altre regioni del paese, non abbattano i
livelli di qualità e di efficienza dei servizi oggi resi agli
utenti umbri, non smantellino funzioni strategiche dalla nostra
regione, non intacchino i livelli occupazionali dell’azienda in
Umbria”.
“Le ripercussioni dalle scelte che Enel intende perseguire,
diversamente da quello che sostiene l’azienda – si legge
nell’interrogazione -, significherebbero un penalizzante
ridimensionamento della sua presenza sul territorio regionale, poiché la
qualità e l’efficienza funzionale del sistema combinato di produzione di
energia elettrica sono fattori determinanti per la capacità
competitiva del tessuto manifatturiero industriale ed artigianale della
nostra regione”.
Infine, “la soppressione del distaccamento di Esercizio di Perugia
e il conseguente accentramento di funzioni strategiche ed operative
presso quello di Firenze determinerebbero la perdita di responsabilità
e poteri decisionali di Enel in Umbria, fattori che fino ad oggi
hanno garantito il coordinamento funzionale a livello regionale
del monitoraggio e dell’assetto della rete elettrica, anche in relazione
alla efficace gestione di temi di particolare rilevanza, come quelli
dell’impatto ambientale degli impianti e delle situazioni di
emergenza”