ANNESSI AGRICOLI, MOLTI COMUNI CHIEDONO DI ADEGUARE LA NORMATIVA REGIONALE – Barberini, Smacchi e Galanello: presenteremo una proposta a favore degli agricoltori amatoriali

Agricoltura-e-clima

I consiglieri regionali Andrea Smacchi, Luca
Barberini e Fausto Galanello (PD) intervengono sugli esiti della
partecipazione pubblica con i Comuni dell’Umbria e con gli altri soggetti
interessati sulla proposta di legge che riguarda la “Perequazione, premialità e compensazione in materia di governo del territorio”,
svoltasi stamani a Palazzo Cesaroni.

“Dal confronto – spiegano i
consiglieri del PD – è emersa la forte richiesta di intervenire al più
presto sugli annessi agricoli. In Consiglio regionale si è levata forte la
voce delle amministrazioni locali, che chiedono di regolamentare questa
tipologia di strutture al servizio di soggetti dediti alla cura e al presidio
del nostro territorio regionale”. I tre consiglieri, annunciano che
presenteranno a breve un emendamento al disegno di legge in cui si prevederà
la possibilità di realizzare annessi agricoli.

Secondo Smacchi, Barberini e Galanello “è evidente come non siano più
tollerabili indecisioni. I rappresentanti dei comuni di Gubbio, Gualdo
Tadino, Fabro, Ferentillo – sottolineano – vogliono l’opportunità di
dare risposte al momento inevase, e si sono fatti portavoce di una evidente
frattura tra il legislatore regionale e la realtà quotidiana di tanti
cittadini che hanno l’esigenza di avere una rimessa dove riporre le
attrezzature agricole. Prendiamo positivamente atto della disponibilità
dell’assessore all’ambiente Silvano Rometti a trattare ed approfondire la
materia per arrivare ad una soluzione. Nei prossimi giorni – aggiungono –
presenteremo un emendamento al disegno di legge in discussione nel quale si
prevederà la possibilità di realizzare annessi agricoli anche al fine di
mettere i cittadini nelle condizioni auspicate”.

I tre esponenti del PD entrano quindi nel merito della questione: “In
Umbria – spiegano – sono stati recensiti circa 54mila fabbricati non
dichiarati. Di questi è ragionevole supporre che almeno 15mila siano
strutture abusive che deturpano il nostro prezioso territorio. Non è quindi
più rimandabile l’adozione di una normativa regionale seria e coerente,
come ha fatto la Toscana, che preveda strutture costruite con materiali
idonei come il legno che sostituiscano quelle esistenti, a volte costruite
con materiali pericolosi come l’eternit. <br<
La facoltà di realizzare gli
annessi – aggiungono Smacchi, Barberini e Galanello – dovrà essere legata
all’utilizzo dei terreni a fini agricoli amatoriali. Non si potrà superare
una certa dimensione, sia di superficie, sia di altezza e le strutture
dovranno essere posizionate in punti dei terreni che non rendano necessarie
opere aggiuntive quali, ad esempio, la realizzazione di strade. Riteniamo –
concludono i tre consiglieri del PD – che questa sia la migliore soluzione,
per tutelare il nostro territorio dagli abusi e per dare la possibilità alle
amministrazioni locali di offrire ai cittadini una soluzione concreta, con
dei criteri costruttivi rigorosi”.

Ti potrebbe interessare anche...