APPROVATA LA LEGGE SULL’AGRICOLTURA SOCIALE – Favorire l’accesso alla terra di giovani e soggetti disagiati

Agricoltura-e-clima

Con 17 voti favorevoli dei consiglieri della
maggioranza e 5 astensioni di quelli dell’opposizione, l’Assemblea
legislativa regionale ha dato il via libera alle “Norme per favorire
l’insediamento produttivo ed occupazionale in agricoltura, per promuovere
l’agricoltura sostenibile. Disposizioni sulla lavorazione di piccoli
quantitativi di prodotti agricoli”, sintesi di tre analoghe iniziative
legislative, già accorpate in sede di discussione in Seconda Commissione.
L’obiettivo è promuovere lo sviluppo, l’imprenditoria e la crescita
occupazionale nel settore agricolo attraverso la gestione attiva e
sostenibile dei beni agro-forestali inutilizzati o in abbandono, prestando
particolare attenzione alla dimensione economica, ambientale e sociale. La
legge è firmata dai promotori originari delle tre proposte: Oliviero
Dottorini (Italia dei valori), Damiano Stufara (Rifondazione comunista-Fds),
Fausto Galanello e Luca Barberini (Partito democratico).
Numerosi gli emendamenti al testo presentati in Aula. Tutti approvati quelli
proposti dagli stessi promotori della legge. Sì anche ad un emendamento
(Nevi-FI) che prevede il rispetto della disciplina nazionale vigente per
quanto riguarda la durata della concessione di beni demaniali. Respinti
invece altri emendamenti, tra i quali il riconoscimento della residenzialità
in Umbria da almeno cinque anni per la concessione di beni demaniali
(Cirignoni-Lega); la non ammissibilità alle procedure di assegnazione dei
beni previsti nel Banco della Terra di chi, all’atto della richiesta, non
dispone della qualifica di imprenditore agricolo (Zaffini e Lignani
Marchesani – Fd’I).

La legge è finalizzata a promuovere lo sviluppo, l’imprenditorialità e la
crescita occupazionale nel settore agricolo, favorendo l’accesso dei giovani
all’agricoltura, anche per agevolare un ricambio generazionale. Si punta
dunque a favorire lo sviluppo di una agricoltura sociale intesa come
coniugazione dell’utilizzo delle risorse agricole con le attività sociali,
quali percorsi rieducativi, terapeutici e pedagogici volti all’inserimento
sociale e lavorativo di quelle fasce di popolazione svantaggiata e a rischio
di emarginazione, favorendo la gestione attiva e sostenibile dei beni
agro-forestali, il ruolo multifunzionale dell’agricoltura attraverso modelli
di agricoltura sostenibile, biologica e conservativa, nonché il contrasto al
degrado ambientale e la valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio rurale.
La Regione, nell’ambito della programmazione di settore adotta altre misure
per favorire l’utilizzo ed il recupero produttivo di terreni agricoli o a
vocazione agricola, l’agricoltura sociale ed il sostegno dei giovani
imprenditori agricoli. Si tratta di un contributo positivo all’ambiente e al
territorio in modo che punta a salvaguardare la biodiversità e la tutela del
paesaggio, alla tutela e al mantenimento della risorsa forestale, anche al
fine della prevenzione dei vari dissesti idro-geologici, paesaggistici ed
ambientali. Viene valorizzato il patrimonio agro-forestale e, in particolare,
quello di proprietà pubblica attraverso la creazione di sinergie con
l’imprenditoria privata da sviluppare tramite l’istituzione di un Banco
della Terra, ossia un inventario completo ed aggiornato dell’offerta dei
terreni agricoli e a vocazione agricola, delle aziende agricole e dei
fabbricati rurali di proprietà pubblica o privata disponibili per essere
immessi sul mercato tramite operazione di affitto o di concessione, nonché i
terreni agricoli resi temporaneamente disponibili in quanto incolti o
insufficientemente coltivati. L’elenco comprende quelli di proprietà della
Regione o degli enti da essa controllati, quelli di proprietà delle Province
o dei Comuni, nonché quei terreni agro-forestali di proprietà privata
ricadenti sul territorio regionale per i quali i proprietari hanno richiesto
l’inserimento. Verrà istituito presso la Giunta regionale un Comitato che
coordinerà le attività per l’assegnazione dei beni, predisponendo ed
aggiornando l’elenco dei beni del Banco.

SCHEDA

NORME PER FAVORIRE L’INSEDIAMENTO PRODUTTIVO ED OCCUPAZIONALE IN
AGRICOLTURA, PER PROMUOVERE L’AGRICOLTURA SOSTENIBILE. DISPOSIZIONI SULLA
LAVORAZIONE DI PICCOLI QUANTITATIVI DI PRODOTTI AGRICOLI FINALITÀ.
Nel
testo vengono ribadite le finalità e le disposizioni volte a promuovere lo
sviluppo, l’imprenditoria e la crescita occupazionale nel settore,
favorendo in particolare: l’accesso dei giovani all’agricoltura, anche al
fine di agevolare il ricambio generazionale; l’agricoltura sociale;
l’utilizzo produttivo di terreni agricoli ed a vocazione agricola e la loro
funzione sociale; la gestione attiva e sostenibile dei beni agro-forestali,
di proprietà attenta alla dimensione economica, ambientale e sociale; il
ruolo multifunzionale dell’agricoltura, l’impiego e l’applicazione di
modelli di agricoltura sostenibile (biologica e conservativa); il contrasto
al degrado ambientale e la valorizzazione dell’ambiente, del territorio e
del paesaggio rurale. Nella programmazione del settore la Regione sarà
chiamata a favorire e promuovere: l’utilizzo ed il recupero produttivo di
terreni agricoli o a vocazione agricola; l’impiego di modelli di
agricoltura sostenibile; l’agricoltura sociale; il sostegno ai giovani
imprenditori.

BANCO DELLA TERRA

La legge prevede l’istituzione del ‘Banco della
Terra’, con sede presso la Giunta regionale: un elenco dei terreni agricoli
e a vocazione agricola, di quelli agro-forestali, delle aziende agricole e
dei fabbricati rurali, di proprietà pubblica o privata, (Regione o enti
controllati, Province, Comuni, privati che ne hanno chiesto l’inserimento)
utili per operazioni di locazione o di concessione. La Giunta dovrà adottare
entro il 28 febbraio di ogni anno il Piano annuale delle locazioni e delle
concessioni del Banco della Terra. I beni inseriti nel Banco della terra sono
destinati prioritariamente, per una quota non inferiore al 50 per cento a
giovani che non hanno compiuto il 40esimo anno di età e per una quota non
inferiore al 30 per cento prioritariamente alle cooperative agricole sociali.
Viene promossa la destinazione da parte dei comuni di quei terreni comunali
ricadenti nelle aree urbane e periurbane ad orti sociali.

ACCESSO AL CREDITO E SOSTEGNI

Per quanto concerne le misure di sostegno per
l’accesso alla terra, la Regione, attraverso Gepafin, dovrà favorire la
concessione di garanzie per agevolare l’accesso al credito dei soggetti
assegnatari di beni. Dovrà anche promuovere, all’interno del programma di
sviluppo rurale (Psr) specifiche misure di sostegno ai suddetti soggetti, nel
rispetto della normativa europea. La Regione dovrà infine individuare, anche
con il supporto di Sviluppumbria, programmi di attività strumentali e di
servizio per la creazione di imprese e cooperative, sostenendo anche le
attività di impresa agricola e di formazione.

LAVORAZIONE E TRASFORMAZIONE PRODOTTI

Per quanto riguarda la trasformazione
e la lavorazione di piccoli quantitativi di prodotti agricoli, la Regione
dovrà dettare disposizioni dirette ad agevolare la trasformazione e la
lavorazione di piccoli quantitativi di prodotti agricoli stagionali destinati
alla vendita, che per le loro caratteristiche o per la limitatezza della
produzione non si prestano ad una lavorazione industriale.

Ti potrebbe interessare anche...