Luca Barberini, consigliere regionale del
Pd, è il nuovo presidente della Commissione regionale di inchiesta sulle
tossicodipendenze in Umbria e Maria Rosi (Pdl) è la sua vicepresidente. Alla
rielezione del presidente, in sostituzione di Vincenzo Riommi nel frattempo
nominato assessore regionale, si è arrivati questa mattina dopo un’unica
votazione a scrutinio segreto disposta dal presidente pro tempore Paolo
Brutti che ha visto convergere su Barberini e Rosi i voti individuali,
equamente ripartiti, espressi dai quattro membri della Commissione: era
assente Damiano Stufara.
Luca Barberini, risultato eletto per il fattore età, ha subito dichiarato
che, stante l’urgenza del problema morti per overdose in Umbria evidenziato
dalla drammatica accelerazione di quest’ultima settimana, intende convocare
subito – prima delle festività di fine anno – un incontro con l’assessore
alla sanità Franco Tomassoni cui seguiranno altre audizioni di inquadramento
della situazione.
Barberini ha detto anche di voler far proprie le linee
programmatiche tracciate dalla precedente Commissione che fra l’altro, prima
della pausa forzata interruzione dei lavori conseguente alla dalla nomina di
Riommi in Giunta, si era riunita una sola volta.
Soddisfatto per la ripresa della attività della commissione si è dichiarato
Franco Zaffini (Fare Italia) che ha ricordato i cinque morti per overdose
verificatisi in una settimana che assegnano all’Umbria un triste record
europeo. Dal punto di vista procedurale Zaffini ha suggerito alla Commissione
di indagare, con l’aiuto di esperti del settore, sulle storie personali delle
vittime da overdose. “Ci deve essere un filo conduttore che le lega fra di
loro, che fa capire il fenomeno dalle origini fino alla tragedia e che
sicuramente potrà consentire di far luce sulla macchina pubblica che
dovrebbe combattere il problema, sui costi e benefici del suo operato, sui
suoi eventuali limiti ed errori”