“È iniqua e frena lo sviluppo del Paese.
Per l’Umbria tagli di 93 milioni di euro l’anno, per il prossimo triennio”
“La manovra varata dal Governo è iniqua, non dà risposte alle reali esigenze dei cittadini e frena lo sviluppo del Paese, calpestando valori, persone, territori ed enti locali”. È quanto affermato dal consigliere regionale Luca Barberini, nel corso di un dibattito su crisi economica ed effetti della nuova legge finanziaria, promosso dalla Festa Democratica di Foligno. All’incontro – intitolato “Per l’alternativa, le proposte del Pd su crisi e manovra” e coordinato dal presidente del Consiglio Comunale di Foligno, Sergio Gentili – hanno partecipato anche l’onorevole Marina Sereni (vice presidente del Pd) e il sindaco di Foligno Nando Mismetti. Barberini, citando dati della Banca d’Italia, ha presentato l’attuale quadro economico del Paese e descritto le conseguenze della manovra sull’Umbria. “Negli ultimi due anni – ha detto il consigliere regionale del Pd – il Pil dell’Italia è diminuito del 6,5 per cento: in pratica si è persa la ricchezza prodotta nei dieci anni precedenti. In tale contesto il reddito delle famiglie è calato del 4 per cento, l’occupazione si è ridotta del 3 per cento e le esportazioni hanno registrato una contrazione del’1,4 per cento”. “In un simile quadro – ha sottolineato Barberini – la manovra finanziaria varata dal Governo appare iniqua e inutile, in quanto non dà risposte concrete alle reali esigenze del Paese, ma si limita a tagliare risorse in maniera indisciplinata scagliandosi soprattutto contro gli enti locali. L’Umbria, a causa della manovra, avrà 93 milioni di euro in meno l’anno, per il prossimo triennio. A soffrire di più saranno settori essenziali come il trasporto pubblico, la viabilità, l’agricoltura, l’industria, l’edilizia popolare”. “Tale situazione – afferma ancora Barberini – impone maggiore attenzione e nuove proposte per il futuro. È necessario efficientare i servizi, semplificare, far crescere il rapporto pubblico-privato, investire su formazione scuola e ricerca, scommettere su acqua ed energia, applicare il principio di solidarietà, coltivare la cultura del merito. È inoltre importante costruire una nuova classe politica, con nuovi sistemi di selezione della classe dirigente che restituiscano ai cittadini al possibilità di scegliere. All’interno del Partito Democratico è necessaria maggiore coesione, per dare risposte vere ai territori, ai cittadini e ai futuri alleati”. Di “coesione, unità di intenti e solidarietà per ricostruire il Paese” hanno parlato anche l’onorevole Marina Sereni e il sindaco di Foligno Nando Mismetti. Sia la vice presidente del Pd che il primo cittadino della terza città dell’Umbria, hanno proposto un’analisi sugli effetti della recente manovra finanziaria. L’onorevole Sereni ha affermato che “si tratta di una legge iniqua dal punto di vista sociale e ingiusta sul fronte istituzionale, perché propone tagli indisciplinati e colpisce soltanto le categorie più deboli”. Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha detto che “la manovra aggrava le differenze sociali, mettendo in seria difficoltà gli enti locali” e che “a causa della nuova finanziaria del Governo il Comune di Foligno avrà 10 milioni di euro in meno nei prossimi due anni”. Il dibattito – a cui erano presenti numerose persone – è stato concluso dall’onorevole Marina Sereni, che ha annunciato le ultime proposte del Partito Democratico per costituire una valida alternativa di governo.