“Una Regione con i conti in ordine, che guarda avanti nonostante la crisi e i tagli del Governo”. Lo ha affermato il relatore di maggioranza, Luca Barberini (Pd), nella sua relazione illustrata in Consiglio regionale, durante la discussione della manovra di bilancio predisposta dalla Giunta regionale dell’Umbria. “La Regione Umbria – ha detto Barberini – si appresta ad approvare la manovra di bilancio dopo la conferma del doppio rating attribuitogli dalle agenzie internazionali ‘Moody’s’ e ‘Standard & Poor’s’, che hanno attributo rispettivamente gli ottimi punteggi di Aa3 e A+, motivandoli con la buona gestione e la trasparenza del bilancio, la situazione finanziaria stabile, il moderato livello di indebitamento della Regione, la spesa sanitaria in pareggio e sotto controllo, l’ottima situazione di liquidita’ e lo stretto controllo dei costi amministrativi dell’Ente.
Il quadro complessivo in cui si inserisce la definizione e l’approvazione della manovra vede una profonda crisi nazionale ed internazionale, non conclusa, che ha radici nelle scelte politiche ed economiche del passato non attente e non rispettose dell’uomo, dell’ambiente e dei valori che legano e sostengono le nostre comunita'”. Barberini ha parlato di “incapacita’ del Governo di individuare soluzioni e proposte per uscire rapidamente dalla crisi” e di manovra della finanza pubblica dello Stato, per gli anni 2011-2013, che “ha portato ad un taglio per i finanziamenti alla nostra regione di circa 18 milioni di euro”. <br> <br>
“L’inasprimento delle regole del Patto di stabilita’ interno – ha proseguito Barberini – prevede un ulteriore contributo da parte delle Regioni, che per l’Umbria si traduce in minori impegni e minori pagamenti rispetto al 2010 di circa 120 milioni e 140 milioni a partire dal 2012. Per quanto concerne i trasferimenti da parte del bilancio dello Stato, l’Umbria disporra’ di minori risorse per circa 100 milioni nel 2011 e 112 milioni a partire dal 2012. A seguito dell’accordo Stato-Regioni c’e’ stato un reintegro dei tagli al trasporto pubblico locale su ferro ed un alleggerimento del Patto di stabilita’ interno”.