Il nuovo Ente acque umbre toscane (Eaut)
subentrerà all’Ente irriguo umbro toscano (Eiut), e garantirà i servizi
pubblici legati alla gestione, all’esercizio, alla manutenzione ed
all’ottimizzazione degli impieghi delle infrastrutture realizzate dall’Eiut
per l’accumulo, l’adduzione e la distribuzione delle acque. Il nuovo soggetto
giuridico è previsto dalla legge approvata oggi dal Consiglio regionale
dell’Umbria con 27 voti favorevoli e 1 contrario (Cirignoni, Lega nord),
mentre un analogo provvedimento verrà ratificato dall’Assemblea regionale
della Toscana.
“Un atto semplice ma estremamente importante – ha osservato il relatore di
maggioranza Luca Barberini (PD) – che permette di procedere alla creazione
dell’ente che subentrerà al vecchio soggetto ed a cui spetterà la
progettazione e l’esecuzione di opere di accumulo, adduzione e distribuzione
delle acque a scopo prevalentemente irriguo, nonché alla relativa gestione,
esercizio e manutenzione, nell’ambito delle competenze attribuite dal
ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali in regime di
concessione delega; la progettazione ed esecuzione di opere di accumulo,
adduzione e distribuzione delle acque a scopo prevalentemente irriguo,
nonché alla relativa gestione, esercizio e manutenzione, nell’ambito delle
competenze delle Regioni Umbria e Toscana; la distribuzione delle acque sulla
base della ripartizione concordata dalle Regioni Umbria e Toscana con gli
atti definiti in attuazione delle disposizioni di legge vigenti; l’attuazione
di interventi in materia di realizzazione, manutenzione ed esercizio di opere
pubbliche irrigue, di bonifica idraulica ed infrastrutturali, compresa la
produzione e vendita di energia, su incarico o concessione dello Stato, delle
Regioni Umbria e Toscana, nonché ad interventi, nelle medesime materie, che
siano ad esso affidati da enti locali territoriali”.
L’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini ha detto che “con
questo atto viene data certezza alla gestione di una infrastruttura di grande
importanza. La Regione ha sempre contribuito agli interventi nazionali con
propri fondi, siamo così riusciti a realizzare le condotte per il Trasimeno
e gli interventi per la potabilizzazione. È strategica la costruzione di un
soggetto pubblico economico che da certezza alla gestione e alla
realizzazione degli investimenti già previsti. È stato un lavoro faticoso e
non scontato, con un percorso che si è sviluppato parallelamente nelle due
Regioni: il Consiglio regionale della Toscana approverà infatti un atto
analogo domani. Non appena costituito il nuovo soggetto sarà commissionato
il progetto esecutivo per il ripristino completo della diga di Montedoglio e
il restauro della parte danneggiata dal crollo”.