NOMINE NELLE COMMISSIONI, BARBERINI REPLICA A BRUTTI – «Dichiarazioni offensive e strumentali»

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«Le fantasiose affermazioni e ricostruzioni del consigliere Brutti impediscono e compromettono una proficua e leale collaborazione tra le forze di maggioranza. Tutto il Pd e il sottoscritto non hanno mai provato a fare accordi diversi da quelli usciti dalla riunione dei capigruppo, che ha stabilito la riconferma dei presidenti di commissione sino alla chiusura della sessione di bilancio».

Lo sottolinea, in una nota, il consigliere regionale del Partito democratico Luca Barberini, replicando a quanto affermato dal segretario regionale dell’Idv, Paolo Brutti, in merito alle nomine nelle commissioni, in particolare nella prima, riportato oggi da alcuni organi di informazione.

«Non c’è alcun accordo sotto traccia con l’opposizione – spiega Barberini – né alcuna volontà, da parte mia, di ricoprire un incarico diverso nella prima commissione, come peraltro ho già avuto modo di dichiarare nelle sedi opportune, sostenendo la candidatura del consigliere Dottorini, in precedenza decisa dai capigruppo. Questo atteggiamento è, semmai, da attribuire proprio all’Idv che, per una strana coincidenza, si è ritrovato a convergere con il centrodestra abbandonando l’aula in occasione della rielezione dell’ufficio di presidenza. Per quanto mi riguarda, ho soltanto legittimamente chiesto se il mio voto (che in questo caso risultava decisivo) di leale sostegno alle decisioni della maggioranza, avrebbe creato imbarazzo e preoccupazione a Dottorini e allo stesso Idv, viste le recenti dichiarazioni fatte in aula anche nei miei confronti. Ritengo, pertanto, offensive, strumentali e totalmente da rigettare le dichiarazioni del consigliere Brutti e invito i vertici della maggioranza a chiedere, al più presto, un chiarimento in merito a questa vicenda e a un atteggiamento che non aiuta affatto il governo di questa regione a uscire da questo momento difficile, creando continuamente frizioni e confusione tra le forze politiche e minando la realizzazione stessa di riforme oggi improrogabili, a scapito di tutta la comunità regionale.
Per quanto mi riguarda – prosegue Barberini – come ho già fatto in aula, consiglio di abbassare i toni e di lavorare concretamente alla soluzione dei problemi dei cittadini. In particolare, suggerisco al consigliere Brutti di scendere dal piedistallo su cui si è inerpicato, grazie anche alla scialuppa offerta dal listino, e di contribuire con il cosiddetto secondo pensiero, che dai tempi di Euripide, è inevitabilmente quello più saggio».

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