“È necessario un impegno della Giunta
regionale che porti in tempi brevi ad una rivisitazione dei criteri di nomina
e delle indennità dei componenti dei consigli di amministrazione e dei
collegi sindacali nominati dalla Regione. A partire dalle prossime scadenze
non rinnovare le nomine di soggetti già posti in quiescenza o che abbiano
già svolto due o più mandati”. Lo chiedono, attraverso una mozione, i
consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Smacchi e Luca
Barberini.
“Con il decreto legge ’95/2012′ – ricordano i due esponenti della
maggioranza -, il Governo ha varato disposizioni urgenti per la revisione
della spesa pubblica, misure che in questi giorni, molto probabilmente,
saranno implementate da ulteriori decisioni tese all’abbattimento di tutte le
spese considerate, a ragione, poco produttive. Lo stesso decreto – spiegano
-, nel proprio articolato ha introdotto principi di razionalizzazione della
spesa pubblica anche nelle società di diritto privato controllate dagli enti
pubblici. Sarebbe quindi opportuno – aggiungono – che su questo versante
venissero anche dall’Umbria forti segnali di sobrietà, ad iniziare dalle
nomine degli amministratori e dei sindaci revisori nelle società, nelle
agenzie, nei consorzi e nei comitati controllati dalla Regione”.
Smacchi e Barberini si dicono infine “convinti che anche in Umbria è
necessario avviare una forte azione di rinnovamento che possa consentire di
far emergere professionalità, competenze e nuove energie da mettere a
disposizione della comunità regionale, in un’ottica di completamento di un
percorso riformatore sempre più richiesto dalla società regionale”.