“Un’ottima decisione quella di ridare ai
cittadini la possibilità di scegliere i propri candidati per le prossime
elezioni politiche. Con la decisione di svolgere primarie aperte il Pd
dimostra ancora una volta di non aver paura e si affida, dopo la scelta del
candidato premier, al giudizio dei cittadini elettori anche per la
composizione delle liste elettorali”.
Lo scrivono, in una nota, i
consiglieri regionali del Partito democratico Luca
Barberini e Andrea Smacchi, per i quali “tutto ciò marca una sostanziale differenza fra chi
continua nella pratica degli annunci o peggio ancora nella ‘repressione del
dissenso interno’, e chi come il Pd sceglie di riconsegnare la possibilità
delle scelte nelle mani dei cittadini”.
Per Barberini e Smacchi “le primarie aperte consentiranno a milioni di
persone, in tutti i territori, di esprimere liberamente la propria
preferenza, tenendo conto anche e soprattutto del rispetto della
rappresentanza di genere. Un esercizio di democrazia partecipata, patrimonio
di un partito aperto e plurale, che gioca in attacco e non ha paura di
misurarsi con le sfide del cambiamento. Le liste del Pd – aggiungono –
saranno quindi il frutto non dei classici caminetti, ma di un’ampia e
partecipata espressione della volontà popolare. La risposta più concreta a
chi, anche in queste ore, cerca di ridare corpo a preoccupanti forme di
populismo, unica cosa di cui il nostro paese non ha certamente bisogno.
Malgrado i tempi stretti – continuano Barberini e Smacchi- il candidato
premier Pierluigi Bersani dimostra coi fatti di mantenere fin da subito gli
impegni. Continueranno ad essere i cittadini – concludono – i protagonisti
indiscussi delle scelte che porteranno il Pd ed un rinnovato centro sinistra
a governare il nostro Paese”.
