PROPOSTA DI LEGGE PER LA TUTELA DELLA SALUTE NELLO SPORT – Maggiori controlli e più sicurezza per evitare abusi e diffondere tra i giovani pratiche sportive più sane, pulite e consapevoli. Controlli più severi, Passaporto biologico e Giornata della salute nello sport

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«Tutelare la salute degli sportivi introducendo nuove norme per favorire la sicurezza di quanti praticano sport anche al livello amatoriale, evitare abusi e diffondere, soprattutto tra i giovani, pratiche sportive più sane, pulite e consapevoli».

È l’obiettivo della proposta di legge presentata dai consiglieri regionali del Partito democratico Luca Barberini e Andrea Smacchi per rafforzare e rendere più efficace la normativa attualmente vigente in materia (Legge regionale n. 23 del 1998).

«L’idea – spiegano i due consiglieri – è innanzitutto quella di valorizzare lo sport come strumento educativo importante per il benessere psicofisico dei cittadini e, in particolare, dei ragazzi. In questo contesto, c’è però la necessità di garantire la tutela sanitaria di chi esercita attività sportiva, sia al livello agonistico sia amatoriale, per prevenire infortuni ed evitare situazioni di pericolo legate all’assunzione di sostanze pericolose per la salute. Attualmente, infatti, i controlli sono rivolti quasi esclusivamente agli atleti professionisti mentre è scarsa l’attenzione per i dilettanti e gli appassionati, che di conseguenza sono più esposti ai rischi.
L’obiettivo della nostra proposta è, dunque, quello di disciplinare in maniera organica il rapporto tra sport e salute, introducendo una serie di misure a carattere preventivo. Tra queste, in particolare, il potenziamento dell’obbligo di accertamenti diagnostici propedeutici al rilascio delle certificazioni di idoneità anche per chi pratica attività sportive non agonistiche, per evidenziare eventuali situazioni patologiche incompatibili con l’esercizio delle stesse.
È poi opportuno programmare un censimento degli atleti agonisti e predisporre un registro delle patologie incidenti sulle attività sportive e un elenco degli specialisti in medicina dello sport.

Accanto al libretto sanitario, si propone, inoltre, l’istituzione del “Passaporto biologico dello sportivo”: uno strumento innovativo attraverso il quale effettuare controlli longitudinali dei valori ematici dei giovani atleti agonisti, raccogliendo dati durante le gara, in allenamento e nei periodi di riposo in modo tale da ricostruire il profilo tipo di ogni atleta per evitare situazioni di doping. Per contrastare tale fenomeno, che è in espansione anche al livello dilettantistico (come sottolineato nel Piano Sanitario Regionale 2009-2011), è opportuno attivare corsi di formazione per gli operatori del settore perché trasmettano agli atleti pratiche sportive sane e corrette.

Si propone, inoltre, l’istituzione della “Giornata per la salute nello sport”, intesa come un evento di particolare impatto, diretto a tutta la popolazione e in particolare ai giovani e alle famiglie, utile a promuovere la tutela della salute in ambito sportivo e a diffondere l’idea dello sport come attività basata su principi come fondamentali come la lealtà, il rispetto e il benessere della persona, che non ha nulla a che fare con scorciatoie inutili e dannose come il doping.

Infine – sottolineano Barberini e Smacchi – è fondamentale dotare tutte le società e le manifestazioni sportive di apparecchiature mediche idonee al pronto intervento, per affrontare eventuali situazioni di rischio per la vita dello sportivo, anche attraverso contratti di sponsorizzazione. L’idea è quella di attrarre contributi privati in favore di interventi a sostegno della salute degli sportivi e delle stesse società sportive minori che operano spesso in condizioni di precarietà, ma forniscono importanti risposte educative alla comunità regionale.
Nei prossimi giorni, illustreremo ai cittadini la nostra proposta di legge, incontrando in particolare associazioni sportive e appassionati di sport, attraverso una serie di iniziative sul territorio».


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