«La riposta stizzita e piccata del direttore generale della Asl3, sulla situazione del Centro di riabilitazione intensiva di Cascia, conferma quanto sostenuto nella mia interrogazione e cioè, da un lato, la qualità della struttura e, dall’altro, la carenza di risorse professionali e la necessità di intervenire su questo fronte».
Lo afferma il consigliere regionale del Partito democratico Luca Barberini, replicando a quanto dichiarato dal direttore generale della Asl3 dell’Umbria, Sandro Fratini, a seguito della sua interrogazione alla Giunta regionale sul “rischio depotenziamento del Centro di riabilitazione intensiva dell’ospedale di Cascia, a causa della grave carenza di personale”.
«Mi fa piacere che la Asl3 si sia finalmente interessata alle sorti di questa struttura – sottolinea Barberini – dopo mesi di latitanza, rispetto alle numerose segnalazioni fatte sia dall’amministrazione comunale di Cascia, sia dagli stessi operatori del Centro. Consiglio, però, al direttore pro tempore dell’azienda di documentarsi meglio e di verificare se la struttura in questione rispetta davvero i parametri minimi previsti dalla legge e dalle linee guida sanitarie sul rapporto tra posti letto e personale impiegato, rispetto anche agli altri centri di riabilitazione presenti in Umbria. A tale proposito, non credo affatto che un solo fisioterapista possa risolvere un problema ben più ampio, che si trascina da tempo, e su cui ho avuto ampiamente modo di informarmi, proprio per cercare di sollecitarne una soluzione. Infine – prosegue Barberini – voglio far presente al dottor Fratini che non sono nel mio stile gli “inutili allarmismi” e che il ruolo di un consigliere regionale è quello di ascoltare, capire e interpretare le esigenze dei territori, cerando di proporre soluzioni utili a tutta la comunità. Ruolo, questo, a cui non intendo assolutamente sottrarmi, nemmeno di fronte a polemiche strumentali».