Della crisi finanziaria che sta interessando attualmente Umbria
Mobilità, si è parlato approfonditamente nella Seconda Commissione Consiliare.
Dai vari interventi è
emerso, sostanzialmente, che la situazione di Umbria Mobilità è precipitata
a causa dell’interruzione dei pagamenti da parte del Comune di Roma a ‘Roma
Tpl’ che a sua volta deve al socio umbro circa 50 milioni di euro per
l’attività svolta nella capitale (5 milioni di chilometri e per servizi
gestionali dell’attività).
Sull’argomento è intervenuto Luca Barberini (PD) affermando che “i problemi di Umbria Mobilità non possono essere completamente riconducibili alla questione romana. Dalle audizioni, infatti, emerge un quadro di difficoltà generale per il trasporto, derivante soprattutto dai sostanziosi tagli nazionali, che si
riverberano naturalmente anche su Umbria Mobilità. È necessario, dunque, prevedere
una nuova impostazione della politica industriale della società poiché è
emerso con chiarezza un deficit economico che è strutturale, per il quale è
necessario prevedere azioni di razionalizzazione come pure delle stesse
tariffe. Sostanzialmente serve una rivisitazione a tutto tondo della società
da parte di tutti i soggetti interessati, tecnici e politici”.